Settori di competenza

Settore alimentare, conciario, tessile e reflui urbani.

Industria conserviera
L’Italia, in termini di fatturato, si posiziona sul podio nel contesto dell’industria alimentare dell’Unione Europea. Tra di esse l’industria conserviera è una delle principali fonti di esportazione del made in ITALY. Le esportazioni hanno continuato a giocare un ruolo rilevante per la dinamica del settore, costringendo le varie imprese ad ampliamenti delle linee produttive e quindi ad un aggravio sui costi di smaltimento dei sottoprodotti generati. Le diverse fasi di produzione prevedono un consumo d’acqua non indifferente che vanno ad incidere notevolmente sui costi di gestione aziendali. La De.Wa.Co. offre soluzioni innovative in grado di massimizzare il recupero della risorsa idrica all’interno del ciclo produttivo e lì dove non sia possibile, di rispettare comunque i limiti allo scarico previsti dal vigente D.lgs. 152/2006 in materia ambientale.

Industria casearia
L’industria lattiero-casearia prepara il latte per il consumo diretto oppure per trasformarlo in svariati prodotti derivati. Si stima che nel mondo siano coinvolte nella produzione di latte circa 150 milioni tra piccole e grandi aziende, a dire intorno a 750 milioni di persone impiegate in tale settore.
L’industria casearia genera un gran quantitativo di reflui (il quantitativo medio giornaliero a livello europeo è di 500 m3) caratterizzati da un elevato carico organico (BOD e COD) principalmente costituito da carboidrati, proteine e grassi derivanti dalla lavorazione del latte. Questo forte carico inquinante può causare seri problemi all’impianto di depurazione municipale, se non opportunamente pretrattato. La maggior parte delle acque reflue è generata dal lavaggio di tubazioni, attrezzature, recipienti e silos, e quindi, capace di essere reintegrato nel ciclo produttivo con soluzioni impiantistiche che facilitino il recupero della risorsa idrica. La De.Wa.Co. è in grado di fornire soluzioni impiantistiche improntate su trattamenti di tipo Chimico-fisico e biologici, adattandosi completamente alle esigenze della committenza.

Industria olearia
Nel mondo la produzione di olive si concentra per 82% in Europa, con un tasso medio di crescita annuale del 4%. In Italia, sono oltre 6300 gli impianti di trasformazione delle olive; la maggior parte degli impianti è dislocata nel mezzogiorno d’Italia, in particolare in Puglia, Calabria e Sicilia, dove si produce quasi l’80% della produzione nazionale. I reflui provenienti da tali lavorazioni sono caratterizzati da un’elevata acidità, elevata concentrazione di carbonio organico (TOC) e presenza caratteristica di fenoli e polifenoli. La De.Wa.Co. offre soluzioni custom in funzione dei vari processi di estrazione utilizzati (impianti discontinui a pressione, impianti continui a due e tre fasi), nonché alla quantità e qualità dell’acqua di vegetazione, della quantità di sansa e del grado di umidità della stessa.

Industria vinicola
La forte variabilità del carico idraulico e del carico organico è uno dei punti chiave per il dimensionamento di impianti per il trattamento di reflui vinicoli. La presenza di polifenoli influenza notevolmente la tipologia di processo di rimozione da applicare, inoltre, la forte variabilità delle caratteristiche qualitative e quantitative dei reflui può causare la diminuzione della sperimentabilità del refluo, la disintegrazione dei fiocchi e
l’aumento dei solidi sospesi totali (SST) nell’effluente. La De.Wa.Co. propone una progettazione a 360°, preventivando tali inconvenienti attraverso opportune soluzioni impiantistiche di equalizzazione ed omogeneizzazione dei flussi trattati.

Industria conciaria
I reflui conciari si caratterizzano per la presenza di numerose sostanze inquinanti come cloruri, solfuri, fosfati, tensioattivi, composti aromatici, etc…
inoltre, in funzione della tipologia di concia (naturale o al cromo) si possono presentare ad elevate concentrazioni nei reflui da trattare, sostanze potenzialmente tossiche per gli ecosistemi, come resine e tannini naturali e/o sintetici, ma soprattutto Cromo III e IV, rendendo il refluo poco biodegradabile. La De.Wa.Co. offre come soluzione ad un eventuale trattamento biologico, un pretrattamento Chimico-fisico per ridurre il carico organico, solidi sospesi e le sostanze tossiche sopra citate, integrando una corretta neutralizzazione del pH che tal volta varia da valori alcalini, a valori molto acidi, che potrebbero causare problemi al processo biologico.

Industria tessile
In Europa nel settore tessile si attestano circa 177 mila imprese che impiegano complessivamente più di 2 milioni di persone. L’industria tessile ha una delle più lunghe e complesse filiere del settore manufatturiero e i loro reflui sono tipicamente caratterizzati da un colore intenso dovuto prevalentemente alla presenza di tinture, composti recalcitranti ed una elevata concentrazione di sali. Essi sono caratterizzati da un’elevata temperatura ed un pH molto variabile, inoltre si può stimare che occorrano svariate centinaia di litri di acqua per 1 kg di prodotto finito. La De.Wa.Co. ha saputo individuare soluzioni efficaci al trattamento delle acque reflue tessili basate su processi Chimico-fisici, processi biologici e diossidazione chimica, in grado di soddisfare specifiche esigenze grazie ad una consolidata esperienza nell’attività di progettazione e sviluppo.

 Reflui urbani
La carenza di risorse idriche su scala mondiale, anche in conseguenza dei repentini cambiamenti climatici, è una delle problematiche sulle tematiche ambientali note da molti anni. È stato stimato che negli ultimi decenni almeno l’11% della popolazione europea e il 17% del suo territorio ha sofferto di problemi legati alla scarsità della risorsa idrica, con un costo riconducibile a problemi di siccità negli ultimi 30 anni di circa 100 miliardi di euro. Il riutilizzo della risorsa idrica e quindi il conseguente adattamento degli impianti preesistenti, è stato identificato come una soluzione a lungo termine per sopperire allo squilibrio tra domanda e disponibilità idrica. A tale scopo i trattamenti avanzati delle acque reflue hanno la funzione di rimuovere le sostante sospese, disciolte e colloidali che sono sfuggite ai convenzionali schemi impiantistici. Ulteriori problematiche che necessitano interventi di upgrade impiantistico sono legate ai fenomeni di “antibiotico resistenza” e alle sempre crescenti concentrazioni di “contaminanti emergenti”, che possono risultare tossici sia per gli organismi acquatici che per l’uomo. L’obiettivo posto nei prossimi anni è migliorare l’efficienza di rimozione di tali sostanze per rispettare i limiti allo scarico ed evitare fenomeni di eutrofizzazione dei corpi idrici, riducendo la tossicità complessiva che taluni composti provocano.